Architettura cristiana a Ravenna


La città di Ravenna diventa importante nel 402, però certamente anche prima aveva avuto una tradizione romana, anche in età repubblicana, poiché si trovava in una regione di confine con la Gallia cisalpina e sopratutto era situata lungo la linea del territorio di pertinenza romana (era il Rubicone che segnava il limite con la Gallia Cisalpina).
Anche durante l’età di Ottaviano era diventa sede della flotta romana in difesa dei territori orientali, in seguito era diventata municipio romano, con la sua struttura regolata dal cardo e decumano e con le varie strutture di rappresentanza della civiltà romana. 
Nel 402 diventa capitale dell’impero romano d’occidente grazie alla presenza di Gallia Placidia, questo periodo vede uno sviluppo dell’attività edilizia, che vede non solo un’ampliamento dell’antica città romana verso est. 
La prima espansione verso est in corrispondenza della fossa augusti (che collegava la città al porto), questa fossa però venne interrata nel VI secolo; con Galla Placidia si occupa la zona più a nord e comincia quindi l’espansione verso il mare (in questa zona viene anche costruito un secondo porto che toglie importanza al primo porto di Classe, anche se poi questo porto verrà abbandonato). Troviamo poi Teodorico, ormai il processo di espansione ad est si è attuato ed ha raggiunto il mare, in questa area sorge il mausoleo di Teodorico. 
Nel momento di Galla Placidia (425-455) abbiamo una architettura ricca che vede come monumenti principali la chiesa di San Giovanni Evangelista, cattedrale e battistero degli ortodossi e il mausoleo di Galla Placidia
Dopo questo periodo, nel 476, cade l’impero romano d’occidente e Odoacre si insedia a Ravenna e vi abita, fondando un palazzo (in seguito Teodorico costruisce un palazzo nella stessa strada); Odoacre non costruisce di importante mentre il figlio Valentiniano III costruisce un palazzo imperiale (anche questo inglobato nel successivo palazzo di Teodorico).
Nel 496 torna Teodorico e governa sino al 523, questo periodo vede la costruzione della cattedrale ariana ed il battistero degli ariani, costruisce inoltre il palazzo, il mausoleo e la cappella palatina (che poi è la chiesa di Sant’Apollinare Nuovo); dopo la morte Ravenna rientra nell’orbita bizantina grazie a Belisario, diventando città bizantina, mentre Giustiniano è vivo vengono costruiti San Vitale e la chiesa di Sant’Apollinare in classe.
Dopo si assiste ad una età di decadimento quando diventa sede di un’esarcato (cioè di un governatore bizantino, preposto ad esigere le tasse dai ravennati per inviarle a Costantinopoli), un periodo molto triste che si conclude con l’invasione longobarda.

In ognuno dei tre momenti che vengono individuati durante il periodo di splendore della città di Ravenna appaiono dei caratteri particolari che contraddistinguono ciascuna fase; abbiamo individuato una prima fase che è quella corrispondente a Galla Placiadia, dopo il trasferimento nel 402 della capitale da Milano a Ravenna con Onoriao per ragioni di maggiore sicurezza (Ravenna sorge infatti su un terreno paludoso e posta sul mare). Queste ragioni avevano determinato il decollo della città, la città prima era un semplice municipio, l’unico elemento di distinzione era la presenza della flotta classenze che serviva a difendere i popoli orientali, per altri elementi Ravenna non emergeva, era certamente una città di grande commercio e poi l’apertura della fossa augusti (questo canale che collegava il porto di Classe con un braccio meridionale del Po) ne faceva un centro di scambi fiorente. 
Certamente è la presenza della corte imperiale che muta sostanzialmente la struttura della città; Galla Placiadia assume il potere finché Valentiniano III non avesse raggiunto la maggiore età (infatti nel 425, quando muore Onorio, Valentiniano, figlio della sorella, aveva solo 5 anni). Viene quindi investita dei poteri Galla Placidia, sicuramente dotata di grandi abilità politiche, infatti la sua condizione di principessa imperiale le aveva dato la possibilità di studiare intensamente ed era dotata di grande abilità politica. Era sostanzialmente una donna appassionata e combatté per tutto il periodo della reggenza per mantenere l’impero d’occidente in una soluzione di relativa sicurezza (aveva tra l’altro dovuto sposare Alarico, re dei Visigoti, per questioni di sicurezza). Questa situazione di relativa tranquillità portata da Galla Placidia le consente di dare un certo incremento all’attività edilizia (tra il 425 e dil 455, morte del figlio Valentiniano III).
Il secondo periodo è quello brevissimo di Odoacre legato alla caduta dell’impero romano d’occidente (che avviane nel 476), il quale è un condottiero barbaro ostrogoto, arriva a Roma, depone l’ultimo imperatore (Romolo Augusto) e prende possesso dei territori dell’ex impero romano d’occidente, e continua a dimorare nella capitale Ravenna. La sua permanenza nella città è breve e possiamo dire che tracce tangibili della sua presenza a Ravenna ne sono rimaste poche perché il presunto palazzo di Odoacre è subito inglobato nel palazzo di Teodorico (di cui si conservano resti cospicui), infatti conosciamo la posizione del palazzo di Odoacre in quanto le fonti segnalano questa sovrapposizione.
Il periodo di Teodorico è sostanzialmente il secondo (perché quello di Odoacre non lo consideriamo). Teodorico è un barbaro e viene dalla Sarbazia, in giovane età viene educato alla corte di Costantinopoli ed ottiene i favori di Giustiniano che non era imperatore ma un personaggio molto noto essendo già designato erede al trono da Giustino I (due imperatori molto diversi perché imperatori molto rozzi, provengono dall’Isauria, certamente non erano molto educati, erano sicuramente dei buoni condottieri). L’amicizia con Giustiniano comporta per Teodorico la possibilità di essere accolto in corte e di essere mandato a conquistare i territori di cui Odoacre aveva preso possesso. Teodorico conquista gran parte dell’Italia (da Roma in su), questi diventerebbero territorio bizantino ma di fatto si guardò bene di restituire i territori a Costantinopoli e si proclamò re.
Teodorico assume il governo (493-526) ma si distingue dagli altri capi barbari e a contatto con questa città ne subisce il fascino, diventando uno dei cultori più accaniti di questo mondo antico, cercando di riproporre nelle sue architetture stilemi desunti dall’architettura romana imperiale; anzi soggiorna più volte a Roma, soggiornando nel palazzo dei flavi, dove ha la possibilità di conoscere i monumenti dell’antica Roma e predispone una sorta di prontuario per la protezione dei beni architettonici (in pratica istituisce un’officio di controllo sullo stato di conservazione dei monumenti, alcune di queste norme sono state inglobate nella carta di Atene).
Pure da ricordare l’atmosfera che si respirava alla sua corte dove ospitava personaggi famosi della cultura; in questo intreccio di culture, le architetture di Teodorico riesumano questi modi architettonici antichi e sopratutto nel palazzo imperiale vengono ripresi ed ampliati i temi del palazzo di Diocleziano a Spalato (perché anche Teodorico si sente un po’ deus come Diocleziano).
Questa ricerca nella romanità si ritrova anche nella ricerca delle architetture basilicali e religiose, in quanto è responsabile della costruzione della chiesa di Sant’Apollinare Nuovo, che costituisce la chiesa palatina del suo palazzo; in questa chiesa riprende temi che erano apparsi in edifici termali romani (non tanto dal punto di vista delle tecniche costruttive ma la ripresa è da intendere nel senso di spazio maestoso che si respira all’interno della costruzione).
Il terzo periodo è quello relativo alle vicende che seguono alla morte di Teodorico (le cui cause sono avvolte nella leggenda), certamente sappiamo che nel 526 scompare dalla vita politica; in questo momento la città affronta un momento di incertezza politica poiché c’è una sorta di vacanza nella conduzione del governo ed avvertendo questa sensazione, Giustiniano imperatore d’oriente (nel tentativo di unificare l’impero) organizza una spedizione per conquistare i territori. Affida il compito a Belisario, il quale sbarca nel Lazio, risale la penisola ed occupa Ravenna (nel 540), che diventa possedimento di Costantinopoli. 
La città viene investita da una nuova ondata di cultura orientale che si sovrappone a quelle preesistenti; si assiste in questo periodo alla creazione di San Vitale (527) e Sant’Apollinare in Classe, che concludono questo felice ciclo della città, dopo il quale al governo vengono collocati degli strateghi, la cui successione non apportano una grande contributo alle premessa della storia precedente, ma invece segnano un momento di decadenza perché l’unico loro compito era esigere le tasse. Questo periodo viene denominato dell’esarcato (che era lo stratego). Nel 751 i Longobardi pongono fine alla presenza Bizantina nell’Italia settentrionale con Astolfo, questa conquista segna una svolta storica perché entrano nella storia i carolingi entrando pienamente nell’alto medioevo dal punto di vista storico e nel preromanico, dal punto di vista architettonico.

Come si nota la città sorge su un profilo costiero ed è quasi completamente circondata dal mare, a sud si trova il porto (con la flotta classenze) e la fossa che portava le merci alla città (da dove partivano per Venezia o per Milano). In epoca romana la città ha una forma regolare, con il suo cardo e decumano, con la porta principale situata al centro del muro meridionale; di questa porta esiste ancora il tracciato ma l’alzato non si conosce con precisione, da qui iniziava la via per Roma (la conosciamo più che altro attraverso i disegni di Palladio), la sua importanza rimane anche in età imperiale (infatti quando Ravenna diventa capitale questa porta viene abbellita con temi decorativi e viene chiamata porta aurea). 
La prima fase di espansione si attua all’esterno del castrum romano, con la quale si cercava di unire la città con la fossa augusti, che sorgeva ad una certa distanza.
Nel 402, quando Ravenna diventa capitale, si è attuata l’espansione fino a raggiungere la fossa e al di la di questa si comincia a delineare l’area dove sorgeranno i primi palazzi imperiali. L’altra regione importante era quella regio herculana (perché dedicata ad ercole, dove c’è il foro, curia ed un’edificio termale), all’esterno era situato il circo. Queste due regioni erano quelle più importanti, mentre quella settentrionale era poco abitata perché era possedimento privato della chiesa e del vescovo di Ravenna (dove sorgerà il mausoleo di Galla Placidia e San Vitale).
Verso il porto si trova una ragione che poteva essere posto del palazzo di Onorio, mentre più a nord quello di Odoacre e poi il palazzo di Teodorico.
Infine la città nel momento della conquista bizantina, quando già è terminato il regno di Teodorico; tutta l’area ad est della fossa si è espansa raggiungendo la costa, fino a lambire il secondo porto che era in questo momento più attivo dal punto di vista commerciale (il porto di classe conserva il suo ruolo di residenza della flotta); l’espansione fino al litorale si attua durante Teodorico, che bonifica ed urbanizza il territorio (precedentemente utilizzato come necropoli), le fonti parlano di un’area occupata da numerose chiese (i nomi sono di ascendenza orientale ed in linea con la tendenza di Teodorico).

Alla prima fase del palazzo, non lontana dalla costa, faceva parte la cappella palatina, che è la chiesa di san Giovanni Evangelista (la prima chiesa che Galla Placidia costruisce), questa chisa si trovava poco distante dalla fossa augusti e all’incrocio con questo asse si trovavano i corpi di guardia del palazzo ed accanto era situata la zecca imperiale (questi elementi sono importanti perché denotano già chiaramente la visione politica di Galla Placidia, che tenta di far rivivere l’impianto urbano di Costantinopoli nella città di Ravenna); anche il tessuto viario è formato da una serie di strade tra loro parallele e porticate, tra queste si distingueva quella che collegava il centro episcopale.


  1. Basilica di San Giovanni Evangelista
  2. La chiesa di Santa Croce ed il Mausoleo di Galla Placidia
  3. Cattedrale e Battistero degli Ortodossi
  4. Cattedrale ariana o chiesa del Santo Spirito e Battistero degli ariani
  5. La chiesa di Sant'Apollinare Nuovo
  6. Il Mausoleo di Teodorico
  7. La chiesa di San Vitale
  8. La chiesa di Sant'Apollinare in Classe